Questo “Uno tra mille” non è vanagloria.
Il Templare non è affatto il migliore; tuttavia è:
• colui che giura di superarsi;
• colui che promette di obbedire, affidandosi;
• colui che da Miles vuole raggiungere il Limes, cioè il limite, il confine;
• colui che decide di porre in essere con azioni ed esempio la sua incontrovertibile
scelta di vita cavalleresca, a difesa dei deboli, degli umili e degli indifesi (defensio
atque protectio ecclesiarum, viduarum, orphanorum omniumque Deo serventium),
testimoniando la sua fede in Cristo e trasferendola con tutte le sue forze ed i suoi
mezzi al suo prossimo, soprattutto a chi è più lontano dal credere;
• colui che cerca di vincere il mondo, ponendo il più possibile il servizio
del Tempio al primo posto nella sua vita;
• colui che non si comporta come un uomo normale, perché ha scelto di non esserlo e
perché è stato a sua volta scelto dalla Catena Templare per una missione sovrumana:
far trionfare la fede di Cristo ed il Suo sempiterno Tempio anche nel regno del
principe del mondo, il diavolo.
La via del templare è una via di pura ricerca e realizzazione interiore attraverso il
sacrificio (che implica anche il versamento del proprio sangue). È in questo che consiste
la via del templare: ricerca, perfezionamento di sé,
superamento della condizione umana tramite l’ascesi cavalleresca, ovvero ispirata alla spiritualità dell’antico Ordine Templare.
La via templare è un mezzo e non un fine; è un mezzo per superare la dimensione umana, per trovare e raggiungere spiritualmente
Dio.
La qualità più importante del templare è il culto della verità: amare e difendere la verità, aborrire la menzogna (mentire presuppone disunitarietà interiore), mantenere le promesse ed i giuramenti a costo della morte (il templare promette “per Dio che non mente”). La menzogna vanifica la potenza del rito e distrugge il carisma templare.
Il Templare combatte innanzitutto con l’AZIONE, che consiste nel partecipare alle adunanze di testimonianza, ai suoi ritiri spirituali, alle veglie di combattimento contro le notti di tregenda sataniste, alle serate Tempio dedicate all’apprendimento degli antichi simboli, dei fondamenti dell’antica regola templare e le sue applicazioni, dei motivi veri dell’inarrestabile successo dell’antico Ordine del Tempio in poco meno di duecento anni.

Mauro Giorgio Ferretti
Templari Cattolici d’Italia