I Templari del Tempio di Maria

I Templari oggi: lo statuto, la spiritualità e il servizio del “Minister Templi”

Estratto

Un nuovo millennio è iniziato ormai da alcuni anni e già si sono profilati i germi del bene e del male in perenne lotta. Siamo memori della parola di Dio all’inizio della storia umana, allorché il Signore si rivolse al serpente infido, dicendo: “Porrò inimicizia tra te e la Donna, tra la tua e la sua stirpe che ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno!” (Genesi 3).

Tra i germi del bene, va senza dubbio evidenziata anche la rinascita coraggiosa dei Nuovi Templari, uomini “buoni” di Cristo, i quali, con rinnovato vigore evangelico, sono decisi a ritornare, più valorosi che mai, nella battaglia della vita per difendere la fede, seminare la speranza, rianimare la carità.

La Madonna dei Templari

“I segni dei tempi” manifestano sempre più drammaticamente e prioritariamente l’impegno missionario dell’annuncio, della diffusione e della difesa delle FEDE, consolidandone i fondamenti e le colonne portanti con una vita e una testimonianza efficaci, restituendo il mondo a Dio, e poi, ancora in modo forte e primario, con l’impegno umano e cristiano della diffusione della SPERANZA CRISTIANA in un mondo “sazio e disperato”, ed infine con il bisogno urgentissimo delle OPERE DELLA MISERICORDIA contro la violenza, l’ingiustizia e la morte.

Gli umili e coraggiosi Templari sono richiamati dalla Chiesa al servizio in prima linea per la difesa della fede, nella battaglia della speranza contro i semi della disperazione e della tristezza, nella pratica dell’amore evangelico onde Cristo regni tra i suoi discepoli!

E’ necessario però “RIPARTIRE DA CRISTO” e “ANDARE NUOVAMENTE AL LARGO” come il Sommo Cavaliere di Cristo, Giovanni Paolo II°, ha progettato per questo nuovo millennio per rispondere alle “sfide” del mondo col primato di Dio, della preghiera, della lotta contro il male, della speranza e della gioia.

Templari, “RIPARTIAMO DA CRISTO”! LA NUOVA MILIZIA SAN BERNARDO DA CHIARAVALLE ALL’ORIGINE DELLA VERA STORIA TEMPLARE.

SAN BERNARDO IL MONACO BIANCO

San Bernardo, abate di Chiaravalle, è stato definito “il monaco bianco” non solo perché portava un saio candido, ma soprattutto perché come il cavaliere bianco dell’Apocalisse, figura di Cristo, era tutto fuoco d’ardore apostolico, un mistico dinamico ed esuberante che ha percorso quasi tutta l’Europa arroventando con la sua parola la vita religiosa e sociale del suo tempo.

E’ stato una di quelle gigantesche e colossali figure che dominano sovente in ogni settore vitale della loro epoca e la riassumano in sé, nel loro nome soltanto, come in una sintesi perfetta.

San Bernardo è stato, infatti, il tipico rappresentante del Medioevo e di quel rinascimento medioevale che ha preparato i tempi nuovi.

Aristocratico, asceta, monaco organizzatore e rinnovatore del monachesimo benedettino, oratore e filosofo, diplomatico e mistico, poeta soavissimo e uomo dalla santità granitica, altresì accorto negoziatore di trattati di pace, di spedizioni politiche, Bernardo di Chiaravalle è certamente una figura poliedrica interessantissima che emerge possente e stagliata nel candido granito della sua cocolla sullo sfondo di grandi avvenimenti che hanno segnato la vita della Chiesa e della civiltà cristiana nella prima metà del secolo XII°.

La vita infatti e l’opera del grande Abate è stata tutta un grande anelito d’elevazione, di concordia, di bontà, d’unità; è stata altresì un’intensa, inesauribile attività che non conobbe soste per il bene della Chiesa e dell’umanità, nelle più svariate forme della vita spirituale, delle opere di carità, nel campo della cultura e della stessa azione sociale.

San Giorgio e la sua Dama

Uomo di cella difatti, e come uomo di corte, Bernardo è stato l’assertore invitto dei diritti di Dio nella vita dei popoli contro gli sbandamenti dell’eresia, della indisciplina, degli scismi e delle infeconde lotte di partiti, mirando all’unità dell’Europa cristiana contro i pericoli della barbarie asiatica e vedeva in Roma e nel Papato il fulcro di questa unità.

All’adempimento di tale alto ideale, percorse la Francia, arrivò in Germania, sostò in Italia agitando la fiamma di un ideale forte di fede, di carità, di purezza e di grandezza cristiana e questo ideale fu il sogno di tutta la sua vita, la mèta luminosa del suo aspro cammino.