Templari, Verso la PoloniaFebbraio 28, 2022NovitàFinalmente dopo più settecento anni i bianchi mantelli dei Templari tornano in Polonia, terra dove in passato sono stati presenti in forze. Da febbraio 2020 infatti, un gruppo di Cavalieri e Dame Templari ha iniziato a muovere i primi passi nella città di Opole, nel sud della Polonia, dove collabora in stretto contatto con la Diocesi per far riscoprire alle persone il carisma del Tempio proponendo la testimonianza silenziosa e il servizio in alcune chiese della città. Primo punto di incontro tra i cavalieri odierni e il popolo polacco è stato nella chiesa parrocchiale della Madonna Addolorata e di sant’Adalberto da Praga (Kościół Matki Boskiej Bolesnej i św. Wojciecha). Secondo la Tradizione questa chiesa, che sorge su una collina al centro della città, è stata costruita nel IX secolo sul luogo nel quale Sant’Adalberto da Praga ha iniziato la sua opera di conversione della popolazione di Opole. In questa chiesa, nei prossimi mesi, i Templari torneranno a svolgere un servizio di custodia in modo da richiamare, attraverso la sublime scusa della Cavalleria, i tanti giovani che frequentano la zona e riportarli in chiesa anche solo per una preghiera veloce.Il Carisma di Custodi del Tempio, la propensione al servizio e la missione di riportare le persone a Cristo ha molto colpito tutti coloro con i quali siamo entrati in contatto, primo tra tutti Sua Eccellenza Mons. Andrzej Czaja, Vescovo di Opole, che ha accolto i Templari Cattolici di Polonia con calorosa amicizia e disponibilità.Anche il popolo ha risposto positivamente al ritorno dei Templari: fin dal primo viaggio io e i fratelli siamo stati attivamente aiutati da persone del luogo che sono rimaste affascinate dal nostro Carisma e che hanno deciso di intraprendere il nostro percorso.L’effetto che la Cavalleria ha avuto su queste nuove conoscenze è stato veramente molto coinvolgente, poiché grazie a queste e alla Provvidenza, siamo riusciti a partecipare ad una Santa Messa presso il Santuario di Częstochowa portando gli abiti del Tempio.Secondo la Tradizione, l’icona della Madonna nera è stata dipinta su una tavola di legno da San Luca in persona ed è stata portata dall’Ucraina a Jasna Gora (lett. Montagna luminosa) nel 1382 da cui poi non si è più spostata. L’infinità di miracoli compiuti, testimoniati da altrettanti ex voto che coprono diverse aree del Santuario, porta ancora oggi milioni di polacchi (e non solo) a venire in pellegrinaggio a Jasna Gora, per rendere omaggio all’unica vera Regina della Polonia: la Vergine Maria.Una delle cose che maggiormente colpiscono, è vedere moltissimi giovani che vengono a venerare la Vergine, accompagnati dai genitori o dai nonni, fonte viva della Tradizione di un popolo.Attorno all’icona della Vergine il pavimento è quasi scavato dalle ginocchia dei fedeli che nei secoli sono venuti a venerarla, così come hanno fatto i vari Re della Polonia e così come dopo 700 anni tornano a fare i Templari.Speranza, coraggio, gioia, commozione sono solo alcuni dei sentimenti che ci sono stati comunicati dai fedeli mentre in piedi partecipavamo alla Santa Messa. In questi momenti di lucidità mi risulta chiaro il fatto che noi siamo niente, ma con gli abiti del Tempio siamo veicolo di qualcosa di più. Le persone non vedono “me peccatore” ma vedono un Cavaliere ed è quel Simbolo che illumina la loro vita.Persino i sacerdoti che hanno celebrato la Santa Messa ci hanno onorato ringraziandoci ufficialmente davanti ai fedeli, offrendoci la possibilità di tornare perché, come ci hanno ripetuto più volte “C’è bisogno di Cristiani che testimonino con coraggio la loro Fede, condividendo il peso della Croce con Cristo.”Questa Esperienza fortissima ha dato subito i suoi frutti. Infatti tornati in Italia abbiamo ricevuto diverse mail di persone interessate a conoscerci e ad iniziare il nostro percorso.Nonostante il periodo buio che stiamo attraversando e con l’incubo del virus che ha costretto milioni di persone a rinchiudersi in casa, facendole affondare nella paura, abbiamo ricevuto tantissime richieste di persone che, vedendo le testimonianze dei nostri servizi svolti in alcune diocesi italiane e straniere durante il lockdown, hanno preso coraggio decidendo di aiutare il Tempio nel suo folle obiettivo di cambiare il mondo.Il coraggio chiama coraggio e proprio per questo il numero dei mantelli bianchi in Polonia continua ad aumentare.Ora più che mai infatti è necessario dimostrare al mondo che i Templari non hanno paura, non perché siano degli incoscienti, ma perché sono consapevoli di combattere la Buona Battaglia accanto a Cristo.In un momento così difficile, in cui il mondo è dominato dalla paura (unica vera arma del Divisore) risulta di vitale importanza portare Cristo e la sua Croce in mezzo alla gente ed in particolare in mezzo ai giovani. Questo noi Templari continueremo a farlo in tutto il mondo certi che la Provvidenza non smetterà mai di guidare i nostri passi lungo questa strada che il buon Dio ci ha posto davanti oramai più di 30 anni fa. Non Nobis Domine, Non Nobis, Sed Nomini tuo da Gloriam Fra’ Francesco Manarini Eques JustitiaePrior PoloniaeChatolicus Ordo Equester Templi